sexta-feira, 7 de dezembro de 2007
I segreti (II)
Degli incantesimi, delle formule magiche e del loro uso
Ciò che si debba pensare degli incantesimi, delle formule magiche e delle altre cose di questo genero, considero come segue. Tutte queste cose senza dubbio sono false o dubbie, e alcune sono irrazionali; i filosofi le inventarono per nascondere agli indegni i segreti della natura e dell'arte. Se fosse del tutto ignoto che il magnete trae il ferro e qualcuno, volendo compiere ciò in presenza del popolo, facesse incantesimi, pronunciasse formule magiche, non si avvertirebbe che l'attrazione è naturale. Allo stesso modo moltissime cose sono occultate nei libri dei filosofi con vari artifici e il saggio deve avere l'accorgimento di transcurare le formule magiche e gli incantesimi e di indagare l'opera della natura e dell'arte e così vedrà che tanto le cose animate che le inanimate si combinano per la conformità della loro natura, non in virtù della formula magica o dell'incantesimo. Così molte cose occulte della natura e dell'arte sono credute magiche dagli ignoranti E i maghi stoltamente confidano negli incantesimi e nelle formule magiche perchè attribuiscono ad essi una speciale virtù, e, sicuri di ciò, transcurano l'opera della natura e dell'arte, per l'abbaglio delle formule magiche e degli incantesimi. E così sia gli ignoranti che i maghi, racchiusi nella loro stoltezza, sono privati del bene della sapienza. Vi sono però formule di scongiuro o di intercessione composte nel tempo antico da uomini di virtù e di verità o piuttosto disposte da Dio e dagli angeli: queste possono ritenere la loro prima efficacia. In molte regioni ancor oggi si fanno preghiere sopra il ferro infuocato e sopra l'acqua del fiume e altre simili per riconoscere gli innocenti e condennare i colpevoli: esse vengono fatte con l'autorità della Chiesa e dei vescovi. I sacerdoti stessi fanno esorcismi con l'acqua benedetta: l'antica legge parla dell'acqua di purgazione per mezzo della quale si scopre l'adultera o si prova la sua fedeltà al marito, e così via. Ma le cose contenute nei libri dei maghi tutte sono a buon diritto da respingere, sebbene contengano alcunchè di vero, perchè sono avvolte in tante falsità che non si può discernere il vero dal falso.
Frate Roger Bacon in I Segreti dell'Arte e della Natura e Confutazione della Magia, Capitolo II, Edizione di 1622.
Frate Roger Bacon in I Segreti dell'Arte e della Natura e Confutazione della Magia, Capitolo II, Edizione di 1622.