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terça-feira, 8 de janeiro de 2008

 
I segreti (IX)



Di strumenti ottici artificiali

Ma veramente meravigliose e straordinarie sono le disposizioni fisiche dei raggi. Si possono disporre lenti e specchi in modo tale che una sola cosa sembri molte e un solo uomo un esercito e appaiano tanti Soli e tante Lune quanti vogliamo. La natura talvolta dispose i vapori così che apparvero nell'aria due Soli e due Lune e talvolta tre Soli contemporaneamente, come Plinio afferma nel secondo libro della Storia Naturale. Una sola cosa può apparire come molte e infinite, perchè, dopo che sorpassa la sua facoltà non le è determinata alcuna misura, come Aristotele insegna nel capitolo del Vuoto. E così ad ogni città un esercito può provocare terrori tanto grandi, da far perdere ai cittadini ogni speranza o per la moltitudine delle apparizioni di stelle, o di uomini riuniti in assalto contro le mura, specialmente se si abbia un indizio seguente a quel primo. Infatti si possono disporre lenti in modo tale che cosa lontanissime appaiono vicinissime, e viceversa, così che da distanza incredibile si possono leggere lettere microscopiche e si possano contare oggetti anche molto piccoli, e appaiano stelle dove ci piaccia. Si crede appunto che così Giulio Cesare, stando sulla riva del mare nelle Gallie, abbia colto con grandi specchi la disposizione e l'ubicazione degli accampamenti e delle città della Britannia maggiore. Si possono anche disporre i corpi in modo che i molto grossi appaiono molto piccoli e viceversa, gli alti bassi e profondi, e viceversa, e le cose occulte manifeste.


Frate Roger Bacon in I Segreti dell'Arte e della Natura e Confutazione della Magia, Capitolo V, Edizione di 1622.



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